E’ il primo quartetto di Mozart.
Mozart, nel dicembre 1769, inizia il suo viaggio in Italia. Ovunque egli ha un indescrivibile successo: a Rovereto, per un suo concerto d’organo, «accorre tutta la città», a Verona viene celebrato con «sonetti di meraviglia e amore», a Mantova esalta il pubblico con un’esibizione nel Teatrino dell’Accademia Filarmonica. Aristocratici, mercanti e vescovi sono uniti, ancora una volta, da un infiammato entusiasmo verso quel «giovinotto tedesco», come si definiva Mozart stesso. Dopo un soggiorno di due mesi a Milano, sulla via di Bologna, Mozart fa sosta a Lodi; qui compone il Quartetto K 80. Pagina «straordinariamente riuscita», da sempre è stata definita una pietra miliare nella storia della musica perché fissa la trasformazione, se pure a tratti ancora impacciata, dal «divertimento» al quartetto d’archi. L’opera consisteva in origine di tre movimenti, ai quali più tardi Mozart aggiunse, ad armoniosa conclusione, un intelligente Rondò.
tratto da “Mozart, Signori il catalogo è questo!” di Amedeo Poggi e Edgar Vallora